CdA CNR Sintesi

Sintesi del CdA del 6 marzo 2018

Cari Colleghi, di seguito trovate la sintesi del CdA dello scorso 6 marzo 2018, il cui OdG è disponibile qui.

Al punto 3 è stato ratificato un decreto d’urgenza adottato dal presidente relativo alla nomina delle commissione per la direzione dell’ ICMATE (allegato). Ho criticato l’adozione di tale provvedimento, non già per i membri di tale commissione (che pure sono in sorprendente continuità con la commissione nominata nel 2013 per la precedente selezione dello IENI – denominazione precedente dell’istituto) quanto per il fatto che nulla giustificava l’adozione di un tale provvedimento di urgenza visto che la nomina della commissione poteva tranquillamente attendere la normale approvazione in CdA.

Al punto 4 sono stati approvati i criteri generali in materia di riordino degli istituti di cui ho già riferito in una precedente comunicazione. Poiché nessun pocesso di ristrutturazione della rete scientifica può essere effettuato senza l’accordo del personale che darà corpo ai nuovi istituti (o a quelli già esistenti e profondamente modificati), uno degli aspetti essenziali dei criteri di ristrutturazione è rappresentato dal diritto di opzione, riconosciuto nella delibera 29/2018 che potete scaricare, ivi compresa la portabilità dei progetti.
Il diritto di opzione è un diritto di tutto il personale degli istituti coinvolti dalla ristrutturazione (in uscita verso un qualsiasi altro istituto) e del personale degli altri istituti che, in ingresso, desidera aderire al progetto di istituti in costituzione. L’opzione non prevede, dunque, alcuna condizione o nulla osta sia degli istituti/dipartimenti di partenza sia di quelli di arrivo.
I criteri generali prevedono, inoltre, finalmente un ruolo attivo dei Consigli Scientifici di Dipartimento che finora non sono stati mai consultati e che ben presto potrebbero integrare una componente elettiva.

Sul punto 5, relativo all’avvio del processo di riorganizzazione per la costituzione di un nuovo Istituto per le Scienze del Patrimonio Culturale (ISPC) ho già riferito in precedenza .

Al punto 6 è stata approvata l’autorizzazione al rinnovo della Unità di Ricerca presso Terzi (URT) dell’Istituto di Genetica e Biofisica (IGB) presso l’IRCCS Neuromed di Pozzilli.

Al punto 7 sono state approvate le consuete variazioni al preventivo finanziario decisionale per l’esercizio 2018 conseguenti a modifiche ai piani di gestione proposte dai centri di responsabilità dell’Ente.

Al punto 8 è stata approvata la variazione di bilancio con prelievo a valere sul Fondo di riserva per la copertura necessaria al pagamento degli oneri relativi alla causa Cante Anna + altri/CNR nel cui contenzioso il CNR per un importo complessivo pari a € 654.963,00 e la cui sentenza non è stata appellata dall’Avvocatura dello Stato.

Al punto 9 è stata approvata la proposta di variazione di bilancio di 1.330.000,00 con prelievo a valere sul “fondo di riserva” per la copertura necessaria al pagamento degli oneri della causa Brondi contro IFC, per la quale l’Ente è stato condannato in 1° grado, in solido con l’A.U.S.L. di Massa e Carrara, a pagare la somma complessiva di € 1.375.699,51.
L’Ente è obbligato al pagamento visto che l’esecuzione non è stata sospesa nei confronti del CNR, perché l’Avvocatura dello Stato avrebbe dovuto proporre un’istanza inibitoria del pagamento in fase di ricorso di appello, così come ha fatto l’A.U.S.L. di Massa e Carrara, cui l’analoga istanza inibitoria è stata accolta.
Ho, inoltre, riscontrato nella documentazione che, nel corso del giudizio a seguito del differimento di un’udienza al fine di evocare in causa, fra gli altri, la propria compagnia assicuratrice per la responsabilità civile verso terzi (Generali Assicurazioni s.p.a.) non si è provveduto a tale adempimento. Ho chiesto pertanto che tali circostanze siano evidenziate nella trasmissione degli atti alla Corte dei Conti.

Al punto 10 è stato approvato il finanziamento di Programmi di Ricerca di Interesse Nazionale per l’attribuzione al Dipartimento Scienze Bio-Agroalimentari delle risorse premiali “Progetto Photosynthesis 2.0 – Italy di € 100.000,00 nel quandro dell’Accordo quadro tra il CNR e la Fondazione Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia “Leonardo da Vinci” (MUST) di Milano nel quale il CNR si impegna a riconoscere al MUST tale somma per il coordinamento del programma, la progettazione, l’organizzazione e l’erogazione delle attività, anche a cura di personale esperto da reclutare con i fondi del programma, l’acquisto di materiali per i laboratori, le spese di comunicazione e di valutazione.

Al punto 11.1 sono state deliberate le assunzioni a tempo indeterminato di personale appartenente alle categorie protette di cui all’art. 1 Legge N. 68/99 – Applicazione Art. 7, comma 6, Legge n. 125/2013.

Al punto 11.2 è stata approvata la rideterminazione delle retribuzioni dei Direttori di Istituto.
In precedenza si era già rideterminato l’importo massimo erogabile a titolo di retribuzione di risultato fissandolo in misura pari al 20% della retribuzione di Fascia A. Nella delibera approvata, che è possibile scaricare qui (Delibera 37/2018), sono stati definiti i criteri per la classificazione degli Istituti nelle tre fasce retributive.
Ho espresso la mia soddisfazione per la rideterminazione (verso il basso) delle retribuzioni dei Direttori di Istituto, che è stata una delle mie proposte fin dalla presentazione della mia candidatura al CdA. Cionondimeno ho manifestato non poche perplessità per 2 dei criteri adottati, e specificamente l’indice 1.b (Complessità scientifica) e il punto 4 (“unicità/peculiarità/centralità dell’attività scientifica nel contesto nazionale/europeo”) che pesano per 5/100 punti ognuno e sono attribuiti collegialmente in seno al Consiglio dei Direttori di Dipartimento. L’indeterminatezza di tali criteri comporta una sostanziale arbitrarietà nell’attribuzione di 10 punti su 100, che avrebbero trovato migliore collocazione nell’attribuzione della parte variabile di retribuzione di risultato. I 10 puntii evidentemente non sono in grado di sovvertire la classificazione generale ma costituiscono un punto debole di un impianto che sarebbe stato meglio lasciare a criteri puramente oggettivi.
La classificazione potrà essere aggiornata anche a seguito di eventuali modifiche dell’assetto organizzativo della rete scientifica e comunque sarà sottoposta ad un aggiornamento periodico semestrale.

Al punto 12.1 è stata approvata la Convenzione tra il CNR, la Regione Puglia, l’Universita’ di Bari e l’IRCCS Istituto Tumori Giovanni Paolo II di Bari avente ad oggetto Il piano per l’insediamento del “Tecnopolo per la Medicina di Precisione.
Senza entrare nel merito scientifico della Convenzione in oggetto ho espresso delle perplessità in quanto non risulta che siano stati coinvolti tutti gli Istituti pugliesi del CNR che pure avrebbero potuto offrire un contributo a tale progetto. Ho altresì evidenziato l’anomalia derivante dal fatto che parte del contributo deriva da un progetto CIPE la cui presentazione non è stata sottoposta all’approvazione del Consiglio di amministrazione, così come espressamente previsto dallo Statuto.

Al punto 13 nel quadro delle varie ed eventuali ho ricordato quanto già riportato in merito al bando di potenziamento infrastrutturale di cui la rete scientifica deve essere informata e cui deve poter contribuire in modo attivo, in accordo per altro con le linee guida dell’ANAC.
Ho altresì ricordato che il Consiglio si era impegnato, a dicembre scorso, ad analizzare la prorogabilità degli assegni di ricerca ai sensi del recente Decreto Madia in materia di stabilizzazioni ed ho chiesto che questo punto sia portato all’attenzione di un prossimo CdA.

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