CdA Sintesi

Sintesi – CdA del 18 dicembre 2018

Cari Colleghi, di seguito trovate la sintesi (non troppo sintetica) del CdA del giorno 18 dicembre 2018, il cui OdG è qui disponibile.

Al punto 3 sono ratificati due decreti d’urgenza del presidente che riguardavano Centri di Competenza ad alta specializzazione su tematiche Industria 4:
– la Partecipazione del CNR alla costituzione del Centro di Competenza denominato “ARTES 4.0 – Advanced Robotics and Enabling Digital Technologies & Systems 4.0”, con sede in Pisa (PI), nell’ambito dei Centri di Competenza ad alta specializzazione. La partecipazione del CNR all’Associazione comporta il versamento di una quota una tantum fino ad un ammontare massimo di € 5.000,00.
– la Partecipazione del CNR alla costituzione del Centro di Competenza denominato “Big Data Innovation & Research Excellence” (BI-REX), con sede in Bologna, nell’ambito dei Centri di Competenza ad alta specializzazione su tematiche Industria 4.0 promossi dal MISE. La partecipazione del CNR al Consorzio comporta il versamento di una quota una tantum per l’ammontare di € 8.000,00.

Al punto 4 è stato approvato il nuovo Regolamento di Organizzazione e Funzionamento adesso al vaglio del MIUR. Esso contiene alcuni miglioramenti alla impostazione verticistica che caratterizza il CNR, in particolare l’attribuzione di alcune attribuzioni di indirizzo, e non solo di parere consultivo, ai Consigli di Istituto.
Purtroppo ho dovuto constatare l’assenza di una reale volontà di attuare l’art. 2 del Dlgs 218/2016 che ha chiesto agli Enti di recepire, davvero, la Carta Europea dei Ricercatori.
Il ROF approvato, invece, è il risultato di un persistente e pervicace timore verso le forme di autogoverno dell’Ente.
In tal senso è sintomatico il ripensamento del presidente, accolto purtroppo dal resto del CdA, di eliminare dal testo la pur timida proposta di una consulta dei membri eletti dal personale in CdA, Consiglio Scientifico Generale e di Dipartimento. Tale Consulta doveva raccordarsi con l’analoga Consulta Nazionale dei Ricercatori e Tecnologi (CNRT) eletti nei vari Enti di Ricerca , prevista dal Dlgs 218/2016.
Al ROF approvato è mancata la forza e la volontà di prevedere un reale autogoverno: elezione dei direttori di istituto, ripensamento del ruolo dei dipartimenti, attribuendo loro un ruolo di coordinamento superando l’attuale sovrastruttura burocratica. Irrealistica, oltre che puramente verticistica, l’individuazione delle attività progettuali in un ente che stenta a recepire la carta Europea dei Ricercatori e in cui le commissioni di concorso sono ancora autocraticamente nominate dal solo presidente dell’Ente.
Per tale motivo ho espresso il mio voto contrario.

Al punto 5 sono state approvare le consuete variazioni al bilancio preventivo proposte dai centri di responsabilità dell’Ente.

Al punto 6 è stata approvata la proposta di riorganizzazione dell’Istituto di Scienze Polari (ISP) attraverso la costituzione della Sede Principale presso l’Università Cà Foscari a Venezia e delle relative sedi secondarie: a Bologna, Via Gobetti 101; a Messina, Via S.Ranieri, 86; a Roma presso l’Area di Ricerca di Montelibretti.

Al punto 7 è stata approvata la costituzione della Sede Secondaria dell’Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante (IPSP), afferente al Dipartimento di Scienze Bio-Agroalimentari (DISBA) a Legnaro (PD) e il conseguente passaggio degli spazi della sede secondaria di IRET a Legnaro (PD), in uso a IPSP.

Al punto 8 è stata rinviata la proposta di riorganizzazione dell’Istituto per lo studio degli Impatti Antropici e Sostenibilità in Ambiente Marino (IAS) afferente al Dipartimento di Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per l’Ambiente che prevedeva:
-la costituzione della sede principale presso l’Università degli Studi di Roma TRE, Dipartimento di Ingegneria Meccanica, Via Vasca Navale 79/81;
-la trasformazione della sede principale di Genova, Via dei Marini 6, in sede secondaria;
-la costituzione della sede secondaria di Palermo presso i locali del complesso ex-Roosvelt;
-la trasformazione della sede secondaria di Castellammare del Golfo in sede di lavoro in via G.da Verrazzano 17 (TP).

Al punto 9.1 è stata rinviata l’ipotesi di contratti integrativi: livelli IV – VIII: CCNL stralcio 2011-2013 e CCNL 2014- 2017 e livelli I – III: CCNL 2010-2013 e CCNL 2014 – 2017, di cui non era presente alcuna documentazione.

Al punto 9.2 è stata discussa la graduatoria del telelavoro.
L’amministrazione, in applicazione del D.P.R. 70 dell’8 marzo 1999, ha individuato 262 unità di personale, di cui 127 sono i nuovi beneficiari. Per questi 127 nuovi beneficiari l’amministrazione stima un costo medio di della postazione di telelavoro di 1.813,03 € (computer portatile 854 €,stampate 366 €,tavolo 178 €, cassettiera 137 €, Sedia a 5 razze con braccioli 186 €, Lampada 91 €) ed un costo totale pari a € 230.254,81.
Eventuali spese che il telelavoratore a domicilio sostiene per i normali livelli di esercizio della propria postazione di lavoro (linea telefonica, connessione internet e utilizzo di energia elettrica) possono dar luogo ad un rimborso forfettario netto di 650,00 euro annui che, assoggettata alla normativa fiscale e previdenziale vigente, porta l’onere complessivo a € 318.537,10.
Ho sottolineato come quest’ultimo aspetto evidenzi l’utilizzo di una normativa obsoleta, riferita al 1999 quando le connessioni domestiche erano basate su modem a 56k.
Di fatto, l’amministrazione si è limitata ad utilizzare una normativa obsoleta mentre la recente normativa (comma 3 art. 14 legge 124/2015) introduce nuove misure per la promozione della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro che le amministrazioni pubbliche sono chiamate ad attuare. In particolare la Direttiva del presidente del Consiglio n.3 del 2017 ha fornito gli indirizzi per l’introduzione, di nuove modalità di organizzazione del lavoro basate sull’utilizzo della flessibilità lavorativa, sulla valutazione per obiettivi e la rilevazione dei bisogni del personale dipendente, anche alla luce delle esigenze di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
In particolare il CCNL prevede già, per ricercatori e tecnologi, una forma di lavoro agile che è l’autocertificazione del lavoro svolto fuori sede. L’amministrazione dovrebbe quindi limitarsi ad estendere al resto del personale forme di lavoro agile prima di ricorrere al telelavoro, per cui la norma richiede che non vi siano nuovi o maggiori oneri.
L’assenza di maggiori oneri, d’altro canto, non mi appare correttamente giustificata se non da una generica stima di costo medio annuo per dipendente di oltre 3.500 euro per spese telefoniche, canoni di trasmissione dati, energia elettrica, acqua, gas, riscaldamento e spese d’ufficio che non tengono affatto conto della realtà dei risparmi.
L’aspetto peggiore, però, è l’ostinazione dell’Amministrazione dell’Ente ad utilizzare una normativa obsoleta e inutilmente onerosa mentre tenta di ostacolare, per il tramite di circolari di dubbia applicabilità, l’applicazione delle previsioni contrattuali di lavoro agile per i livelli I-III che, pacificamente, includono anche il lavoro presso la propria abitazione, in questo caso davvero senza alcun onere aggiuntivo.
Proprio a tutela dei colleghi che hanno richiesto l’applicazione del telelavoro per conciliare le proprie esigenze dei tempi di vita e di lavoro, ho espresso il mio voto negativo, invitando l’amministrazione ad applicare –finalmente- le linee guida della direttiva sul lavoro agile e proporre a tutti una modalità di lavoro finalmente al passo con i tempi.

Al punto 9.3, in applicazione della delibera 188/2018, sono state approvate le richieste di indizione di bandi di selezione per l’assunzione a tempo determinato di delle seguenti unità di personale: Istituto di fotonica e nanotecnologie, Milano – Tecnologo 1 anno part-time 60% ; Istituto di nanoscienze, Pisa, Ricercaore 1 anno; Istituto di informatica e telematica, Pisa, Ricercatore, 1 anno; Istituto di informatica e telematica, Pisa, TEcnologo, 8 mesi; Istituto di fisiologia clinica, Pisa, Ricercatore, 1 anno.

Al punto 9.4 il Consiglio ha approvato la sospensione, almeno sino alla data del 1.6.2019, relativamente all’indizione di nuove procedure selettive per il reclutamento del personale a tempo determinato con profili tecnico-amministrativi. A tal proposito, ho chiesto di non adottare una siffatta sospensone ma di adottare, anche per il personale tecnico amministrativo la procedura autorizzativa dei livelli I-III, così come al punto 9.3. Il Consiglio ha però preferito mantenere una sospensione totale fino al 1/6/2019.

Al punto 9.5 in merito ai prossimi eventuali scorrimenti di graduatoria relativi ai 26 bandi di concorso riservati al personale in possesso dei requisiti di cui al comma 2 di cui all’art. 20 del decreto legislativo n. 75 del 25 maggio 2017, si è concordato di tener conto in egual misura del numero di domande pervenute e del numero di idonei di ciascuna graduatoria fra le 25 aree strategiche. Naturalmente resta fermo quanto richiesto dalla normativa circa l’obbligo di pari opportunità per l’accesso esterno, nonché la necessità di ricondursi alla programmazione dell’Ente.

Al punto 9.6 è stata nominata la commissione per la selezione del Direttore dell’IIT, nelle persone di :
Presidente: Paola Inverardi (Università degli Studi dell’ Aquila)
Componenti:
Antonio Puliafito, Università degli Studi di Messina
Enzo Baccarelli Università di Roma ‘Sapienza
Supplenti: Maria Carla Calzarossa – Università di Pavia; Antonio Corradi, Università di Bologna.

Al punto 9.7 è stata approvata in parte l’autorizzazione delle richieste di associazione di tipo  “incarico di ricerca” pervenute da parte degli istituti.

Al punto 9.8 è stata rinviata l’approvazione del sistema di misurazione e valutazione della performance.

Al punto 10.1 è stata approvata l’elenc di società partecipate da dismettere : INNOVA – Centro per lo Sviluppo ed il Trasferimento dell’Innovazione nel Settore dei Beni Culturali ed Ambientali S.c.r.l. ; C&I Cultura & Innovazione S.c.r.l.; C.I.R.A.. (Centro Italiano di Ricerche Aerospaziali) S.c.p.a.; CRATI S.c.r.l.; proposta di
Per quanto riguarda gli Spin-Off non è stata approvato il mantenimento della partecipazione dello spin-off MEDITEKNOLOGY S.R.L, costituito nel lontano 2004.

Al punto 10.2, è stato approvato il testo testo della Convenzione Quadro tra il Consiglio Nazionale delle Ricerche e l’Università degli Studi del Salento.

Al punto 10.3, è stato approvato il progetto di fusione per unione tra la società in-house denominata ASTER S.c.p.a.; con sede in Bologna e la società in-house denominata ERVET S.p.A., con sede in Bologna, in ART-ER S.c.p.a.

Al punto 10.4, approvare la stipula del Protocollo d’Intesa allegato tra il Consiglio Nazionale delle Ricerche ed il Consorzio “Laboratorio di monitoraggio e modellistica ambientale per lo sviluppo sostenibile – LaMMa” al fine di consentire lo sviluppo delle attività previste dal Piano di Attività del Consorzio.

Al punto 10.5 è stata approvata una convenzione attuativa della convenzione quadro tra il Consiglio Nazionale delle Ricerche e l’Università degli studi di Milano-Bicocca per l’ospitalità della struttura di ricerca CNR – Istituto di Neuroscienze.

Al punto 11 è stato rinviato il programma biennale programma biennale degli acquisti forniture e servizi ai sensi dell’art. 21 comma 6 del d. lgs. n. 50/2016 e dm 16 gennaio 2018 n. 14 del ministero delle infrastrutture e dei trasporti, per cui era assente ogni documentazione.

Al punto 12 è stata accettata la donazione di modico valore (€3.000,00) proposta dall’Associazione Amici di Andrea a favore dell’Istituto di Biologia Cellulare e Neurobiologia.

2 thoughts on “Sintesi – CdA del 18 dicembre 2018

  1. Caro Vito, che tristezza leggere di questo ROF così lontano dalle reali esigenze della comunità dell’Ente!
    C’è da sperare quasi che il MIUR ce lo mandi indietro per mancata applicazione della carta Europea…

  2. Io ho segnalato al MIUR le mie motivazioni ma credo che sia opportuno che anche il personale faccia sentire il proprio punto di vista

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