CNR

Solidarietà ai nostri colleghi dell’IGB!

LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DEL CNR PROF. MASSIMO INGUSCIO

Caro Prof. Massimo Inguscio, Presidente

i sottoscritti dipendenti del CNR vogliono comunicarle la loro totale vicinanza e solidarietà verso quei colleghi dell’Istituto di Genetica e Biofisica che sono stati di recente inopinatamente minacciati di una rappresaglia disciplinare solo per aver manifestato perplessità, lecite e del tutto condivisibili, sulla pratica del monitoraggio delle attività di ricerca svolte in regime di Covid19. Condividiamo infatti con loro sia il rilievo di intempestività della richiesta che quello della sua sostanziale inapplicabilità ed estraneità al lavoro di ricerca.

Non ci sembra che queste ragioni giustifichino minimamente il ricorso ad un’azione disciplinare che si configurerebbe come una reazione del tutto sproporzionata, oltre che infelice, di controllo del libero esercizio della Scienza, che ci riporta a ben altri tempi o regimi politici.

Come da lei più volte sottolineato, in perfetta sintonia con la nostra Costituzione, la carta Europea del ricercatore, il nostro contratto e con il comune sentimento della nostra comunità internazionale di riferimento, l’esercizio della Scienza deve essere libero e autonomo, contraddistinto e valutato da prodotti originali quali finanziamenti, pubblicazioni e brevetti, che lei ama spesso richiamare nella loro migliore manifestazione (grant ERC, articoli su Nature, Fiera dei brevetti Innovagorà).

Non può al contrario basarsi su una inutile, stolida, fasulla e strumentale compilazione di finestre di attività giornaliere. Non pensavamo davvero che un Istituto prestigioso come l’IGB di Napoli, una delle migliori scuole Italiane di genetica, contraddistinto dalla presenza di numerosi grandi scienziati succedutisi nel tempo, potesse essere fatto oggetto di un tale sfregio.

ABBIAMO IL DOVERE DI DIFENDERE LE NOSTRE ISTITUZIONI, NON DI FERIRLE ED UMILIARLE!

E questo è però quanto sta accadendo, in un colpevole diffuso silenzio che accomuna tutta la classe dirigente scientifica dell’Ente che non ha finora saputo o voluto esprimere una sola parola in difesa dei nostri colleghi. L’ autonomia della Scienza ed il suo valore si difendono secondo noi in modo attivo e non solo con celebrazioni pregevoli ma tardive qual è quella tenutasi ad ottant’anni dalla promulgazione delle leggi razziali. La medicina contro simili pericolose deviazioni va presa subito per consegnare definitivamente al passato il ricordo del Sant’Uffizio o del Partito unico.

Ricordiamo sommessamente a tutti, incluse le organizzazioni sindacali ed il nostro rappresentante in CdA, che IL CNR SENZA I RICERCATORI NON PUÒ SEMPLICEMENTE ESISTERE.
Sono i ricercatori, come più volte da lei ricordato, che attraverso le loro attività nutrono il sistema della creatività, della intraprendenza, dei contatti, delle collaborazioni, della sapienza e della competenza necessari.

Per questo, suona strano vedere come l’amministrazione centrale sia pronta a scagliarsi senza alcuna ragione, ma con puntiglio punitivo, contro i suoi ricercatori, mentre è invece molto riluttante, se non assente, nel farlo riguardo a gestioni amministrative fatte oggetto di attenzione da parte dei giornali e delle aule dei tribunali senza che fosse mai avanzata non già un’azione disciplinare, ma almeno un’indagine interna. Temiamo si adottino due pesi e due misure contribuendo così a scavare un solco profondo tra due componenti dell’Ente, quella tecnica di ricerca e quella ammnistrativa che dovrebbero invece collaborare al meglio, senza pretendere di confondere le parti.

Caro Presidente ci schieriamo decisamente dalla parte dei nostri colleghi IGB, siamo con loro, e se questo vorrà dire condividerne l’accusa di indisciplina, addossarci il reato di opinione nell’anno 2020, saremo onorati di farlo, per la difesa di un concetto di grande nobiltà che è quello della libertà della Scienza, che dovrebbe stare a cuore prima di tutti a Lei, rappresentante del maggior Ente di ricerca del Paese.

Seguono le firme pervenute finora. Le altre firme seguiranno nei commenti (per firmare bisogna essere preventivamente registrati al sito, in modo da certificare la propria identità).

Diego Breviario, Francesca Sparvoli, Anna Paola Casazza, Franca Locatelli, Cristiana Sbrana, Silvia Gianì, Monica Mattana, Laura Morello, Giovanna Frugis, Incoronata Galasso, Maria Adelaide Iannelli, Maria Teresa Artese, Maria Francesca Carfora, Elia Di Schiavi, Claudia Angelini, Patrizia Lavia, Claudia Verderio, Roberto Russo, Silvia Caianiello, Giuseppe Manco, Stefano Santabarbara, Christophe Allouis, Massimiliano Vardè, Italia De Feis, Caterina Costa, Nadia Lampiasi, Daniele Romancino, Antonella Cusimano, Francesca Zito, Massimiliano Adamo, Piergiuseppe De Berardinis, Umberto Amato, Luciana Baldoni, Marina Tucci, Irene Deidda, Carmen Gianfrani, Nicola Pergola, Gianna Palmieri, Roberto De Fez, Alessio De Francesco, Antonio Calabrese, Paolo Tagliolato, Mara de Joannon, Roberto Termine, Elvira De Leonibus, Bruno Zappone, Stefania Grillo, Silvia Vilasi, Federica Ciuchi, Agata Giallongo,, Antonella Bongiovanni, Pasqua D’ambra, Giovanni Serreli, Andrea Guerrini, Donatella Romeo, Rita Carrotta, Emilia Vitale, GianPaolo Pulcini, Alessandro Oggioni, Immacolata Caruso, Gabriella Lania, Maria Assunta Costa, Rosa Passantino, Marika Massaro, Raffaele Ragucci, Oliviero Talamo, Ferdinando Formisano, Rosa Bonaventura, Roberta Russo, Vincenzo Moccia, Stefania Crispi, Antonio Bertini, Vito Mocella, Beatrice Vallone, Giuseppe Pontrelli, Liciana D’Apice, Tiziana Vitolo, Flavio Lombardi, Giovanni Fanelli, Stefano Cimino, Ennio Cocca, Francesco D’Amato, Paolo Tieri, Giovanni Checcucci, Maria Concetta Palumbo, Maurizio Chiurazzi, Ruggero Vaia, Clara Conicella, Mirella Ciaccio, Vittorio Morandi, Marinella Striccoli, Rosina Noto, Luigi De Simio, Maria Grazia Rosaria Mele, Sergio Bobbo, Alberto Maurizi, Daniela Ciccolella, Walter Palmieri, Antonio Pievatolo, Elisabetta Menna, Nunzia Scotti, Giorgia Batelli, Teresa Docimo, Carlo Musio, Lorenzo Crocco, Vincenzo Martorana, Federica Consiglio, Pietro Evangelista, Alessandro Fortunelli, Monica Zoppè, Anna Vaccarelli, Vincenzo Longo, Sonia Trampetti, Giuseppe Impallomeni, Domenico Garozzo, Gemma Teresa Colesanti, Sabino Maggi, Michele Giocondo, Maria Rosalia Mangione, Katia D’ambrosio, Mauro Manno, Giovanna Sotgiu, Cristiano Fugazza, Bice Chini, Carlo Sala, Maria Giuseppina Meloni, Mario D’Acunto, Stefania De Luca, Filippo Samperi, Giovanna Liguori, Leonardo Pica Ciamarra, Ruggero Vaia, Rosanna Palumbo, Ornella Maglio, Giovanna Battelli, Marco Righi, Silvana Mangiaracina, Marco Corona, Marzia Rovere, Ester Cecere, Michael Marani, Chiara Verpelli, Filomena Anna Digilio, Armando Mascolo, Paolo Villa, Sara Magliacane Trotta, Luca Ortolani, Antonella Petrocelli, Luciana Esposito, Edoardo De Tommasi, Fabio Librizzi, Giuseppina Lacerra, Giovanni Lombardi, Andrea Buffagni, Cristina D’Aniello, Monica Fedele, Giovanna Del Pozzo, Ombretta Guardiola, Maria De Angioletti, Cristina Rossetti, Ivan Sartorato, Silvana Grandillo, Gloria Bordogna, Maria Stefania Spagnuolo, Stefania Erba, Laura Pucci, Sofia Caretto, Barbara Salvatore, Teodosio Locava, Nicola Pergola, Diego Copetti, Paolo Colombo, Caterina Senette, Raffaella Balestrini, Pasquale Barba, Sara Marinelli.

237 thoughts on “Solidarietà ai nostri colleghi dell’IGB!

  1. La solidarietà con i colleghi è doverosa. Ma forse sbagliamo anche noi a dare più importanza di quello che meritano alle richieste che arrivano dall’amministrazione centrale. Sarebbe più semplice per tutti se le ignorassimo.
    Massimo Bernaschi

  2. Sebbene in pensione, sottoscrivo la lettera e porgo tutta la solidarietà ai colleghi dell’IGB.
    Clara Silvestre associata c/o IPCB/CNR

  3. Sottoscrivo la lettera.
    Emanuela Pedrazzini
    Primo Ricercatore – Istituto di Biologia e Biotecnologia Agraria, CNR

  4. Sottoscrivo certamente la lettera ma condivido anche il pensiero di Massimo Bernaschi.

  5. Grazie a chi ha scritto la lettera e preso l’iniziativa. Sottoscrivo la lettera e condivido il pensiero.

  6. Sottoscrivo la lettera e ne condivido gli argomenti
    Ugo Cortesi (IFAC-CNR, Sesto Fiorentino)

  7. Sottoscrivo la lettera, la si consideri firmata anche da me.
    Stefano Lettieri
    Ricercatore ISASI CNR

  8. Sottoscrivo la lettera, la si consideri pure firmata anche da me.
    Stefano Lettieri
    Ricercatore CNR ISASI

  9. Sottoscrivo anche io la lettera ed esprimo la mia solidarietà ai colleghi.
    Sebastiana Nocco ISEM CNR

  10. Sottoscrivo la lettera in sostegno ai colleghi dell’IGB.
    Un ringraziamento ai promotori di questa iniziativa.

  11. Sottoscrivo la lettera di solidarietà con i colleghi dell’IGB
    David Armando
    I ricercatore ISPF/CNR

  12. Sono oramai pensionato, ma vorrei aggiungere la mia solidarietà. Sono valori e principi nei quali ho sempre creduto e che ho sempre cercato di difendere quando ero in servizio.

  13. Sottoscrivo e firmo la lettera.

    Alessandro Braggio, NEST, Istituto di Nanoscienze CNR & Scuola Normale Superiore, Pisa

  14. Sottoscrivo la lettera aperte al Presidente per condivisione dei principi e solidarietà ai colleghi.
    Antonella Leone (CNR-ISPA)

  15. Ho già sottoscritto la lettera e vi invito ad inviare al presidente una seconda lettera a supporto del lavoro dei ricercatori e contro l’approvazione del Regolamento di Amministrazione, Contabilità e Finanza (RACF). Ritengo anche che il lavoro dei ricercatori spesso calpestato con varie modalità dalle recenti amministrazioni CNR debba anche essere sostenuto a livello nazionale e internazionale con lettere a giornali e riviste scientifiche. Io, e sicuramente molti altri, sarei pronta a sottoscriverla!!

  16. Non sono iscritto, per scelta personale, né a Twitter, né a Facebook. Ma condivido e vorrei comunque sottoscrivere la lettera.

  17. Esprimo la mia solidarietà ai colleghi di IGB e condivido quanto scritto nella lettera.
    Gabriele Bruzzone (CNR-INM)

  18. Sottoscrivo la lettera al Presidente Inguscio in solidarietà colleghi IGB e di tutti coloro che stanno dialogando con l’amministrazione centrale per valorizzare al meglio l’autonomia di gestione dei tempi di lavoro delle ricercatrici/ricercatori come normato dal CCNL
    Fabrizio Cillo, CNR-IPSP

  19. Sottoscrivo la presente lettera al Presidente, esprimo solidarietà ai colleghi IGB, inoltre provo molta amarezza per questa situazione.

  20. Sono solidale con i colleghi DELL’IGB e con tutti coloro che cercano un confronto civile e aperto.

  21. aderisco al sentimento di solidarietà con i colleghi IGB. Mi auguro che si possa davvero procedere in maniera unitaria alla ricerca di soluzioni con buon senso e senza pregiudizi.
    Vincenzo Scognamiglio IRC

  22. Devo aggiungere perchè mi è stato chiesto : Giulia Pavese, Barbara De Filippo, Antonio De Paolis, Mariarosaria Calvello

  23. sottoscrivo la lettera aperta di solidarietà per i colleghi dell’IGB
    Sara Valsecchi, IRSA-CNR, Brugherio

  24. sottoscrivo la lettera di solidarietà per i colleghi dell’IGB
    Elvira Crescenzi, IEOS-CNR, Napoli

  25. Condivido e sottoscrivo la lettera aperta di solidarietà ai colleghi IGB
    Angelantonio Minafra

  26. Cari Colleghi,
    credo che dopo le importanti parole spese ieri dal Presidente Inguscio nel suo incontro telematico con il personale noi non si possa che essere riconoscenti e soddisfatti di aver riportato la Scienza dentro i confini di esercizio che le competono sottraendola a forzature e provvedimenti che le sono estranei. Per questo ringrazio tutti i firmatari, ognuno dei quali ha consentito l’ottenimento di questo importante risultato che, ricordo, allontana definitivamente lo spettro di qualunque irragionevole sanzione disciplinare da prendersi nei confronti dei nostri colleghi dell’IGB. Il Presidente ha infatti dichiarato che “nessuno avrà disposizioni disciplinari”. Ciò detto non ci rimane che sperare che la luce nel buio irradiata ieri non venga di nuovo spenta, magari con l’arrivo di un nuovo Presidente dell’Ente che ci riporti indietro ai periodi più tetri del recente passato.
    Il Presidente Inguscio ha fatto giustamente riferimento alla ricerca come “attività principale del nostro popolo”, al fatto che debba essere “libera, aperta, creativa, accessibile e non ostacolata nella sua flessibilità di esercizio”. Deve anche disporsi consapevolmente “alla sua valutazione” che dovrà basarsi sui criteri che tipicamente la riguardano quali la produzione scientifica e tecnologica. Dobbiamo difendere l’identità e la missione di un Ente Pubblico che lavora per migliorare la conoscenza e favorire lo sviluppo del Paese, non un’ Agenzia di servizi e men che meno un Azienda in franchising dove, a fronte di un marchio e di uno stipendio base, si pretendano dagli affiliati contropartite economiche sempre più penalizzanti e la loro subordinazione a metodi di controllo imposti e invasivi ( ref. Sorry we missed you, Ken Loach). Impedire alla ricerca di svolgere il suo ruolo a beneficio del Paese sarebbe un delitto imperdonabile come la crisi aperta dall’arrivo della pandemia da Covid19 dimostra.
    Voglio concludere con un chiarimento laddove qualche passaggio della lettera fosse stato frainteso, non fosse stato letto con la dovuta attenzione. Siamo tutti consapevoli che l’attività di ricerca si fa con il contributo propositivo di tutte le sue componenti, di ricerca , tecnica e ammnistrativa, ma proprio per questo non si può trasfigurarne alcuna, men che meno trasformare ricercatori in impiegati.
    Ora la nostra attenzione, in linea con i principi appena esposti, deve rivolgersi all’ottenimento di un regolamento di amministrazione, contabilità e finanza che sia a misura di ricerca e non di pubblica amministrazione confidando nuovamente in quanto espresso ieri dal Presidente e cioè che il “RACF deve essere condiviso con la rete” e che “i residui dei progetti non devono essere toccati, nè va rallentato il loro valore”.
    Grazie ancora per il vostro sostegno che segnala uno stato di attenzione ed una rivendicazione di dignità che, se mantenuti o meglio ancora rafforzati da nuove adesioni, non potranno che dare beneficio all’intero

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