Chi siamo

Vito Mocella Vito Mocella. Ricercatore presso l’Istituto di Microsistemi e Microelettronica di Napoli. Si occupa di … . Coordinatore della ricerca che consente di leggere il contenuto dei papiri bruciati nell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. (senza srotolarli) attraverso una radiografia 3D effettuata al sincrotrone di Grenoble. L’articolo pubblicato nel gennaio 2015 su Nature Communications è stato quello a maggiore impatto mediatico nella storia della rivista. Cavaliere della Repubblica Italiana per meriti scientifici. Fondatore di Articolo33, associazione di ricercatori, ed animatore del relativo gruppo di discussione Google, l’unico spazio aperto alla discussione per tutti i ricercatori negli ultimi 8 anni.

Umberto Amato Umberto Amato. Nato a Napoli nel 1958, laurea in Fisica. Dirigente di ricerca presso l’Istituto per le Applicazioni del Calcolo “Mauro Picone” di Napoli. Si occupa di metodologie statistiche con applicazioni prevalentemente al telerilevamento (in particolare analisi di immagini multi/iperspettrali rilevate da sensori posti su aereo e satellite) e alla medicina (riconoscimento di condzioni patologiche in immagini di RM, individuazione di contorni di tessuti). Coautore di oltre 110 lavori con peer review su riviste internazionali. Nel 2011 fu eletto dai ricercatori del CNR a rappresentarli nel Consiglio di Amministrazione ma l’allora ministra Gelmini si rifiutò di nominarlo.

Lorenzo Crocco Lorenzo Crocco. Nato a Napoli nel 1971. Dal 2001 ricercatore presso l’Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente. I suoi interessi scientifici riguardano gli aspetti metodologici, modellistici e sperimentali dell’elettromagnetismo applicato, con una particolare attenzione alla diagnostica non invasiva del sottosuolo, al monitoraggio a microonde di strutture antropiche e agli utilizzi diagnostici e terapeutici dei campi elettromagnetici. Su queste tematiche, ha pubblicato oltre 70 articoli in riviste peer-review e coordinato diversi numeri speciali. E’ stato professore a contratto presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria e visiting researcher presso l’Ecole Centrale di Marsiglia (Francia). Nel 2004, ha ricevuto il premio “Barzilai” per giovani ricercatori dalla Società Italiana di Elettromagnetismo e, nel 2009, è stato selezionato tra i cento migliori giovani ricercatori (under 40) del CNR. E’ stato tra i fondatori dell’ADI (Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca Italiani) ed è tra gli animatori dell’associazione di ricercatori Articolo33. Collabora con la redazione di ROARS.

Patrizia Lavia Patrizia Lavia. Dal 2007 è dirigente di ricerca presso l’Istituto di Biologia e Molecolari di Roma. In precedenza è stata EU Senior Fellow presso l’Università di Edimburgo, ricercatore presso il Centro di Studio sulla Genetica Evoluzionistica del CNR di Roma e long term research fellow della European Molecular Biology Organization presso l’MRC Mammalian Genome Unit di Edimburgo. L’attività di ricerca riguarda lo studio di meccanismi di regolazione biologica in cellule umane o di organismi superiori, dai meccanismi di regolazione dell’espressione genica al controllo della divisione cellulare e alle conseguenze della perdita o alterazione di questi meccanismi nel cancro. E’ stato membro del Comitato Direttivo della Società Italiana di Biofisica e Biologia Molecolare (2003-06), è titolare di un corso di insegnamento presso l’Università La Sapienza di Roma e dal 2011 Vice Chair nel panel Life Sciences per la valutazione di progetti di formazione (“Excellent Science”) della Comunità Europea.

Sabino MaggiSabino Maggi. Nato a Bari nel 1960. Attualmente è primo ricercatore presso l’Istituto di Ricerca sulle Acque di Bari, dove si occupa di modelli numerici, analisi dei dati e e strumentazione di misura. In precedenza ha svolto la sua attività presso il Physikalisch-Technische Bundesanstalt di Braunschweig, Germania e l’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica di Torino, svolgendo per oltre vent’anni attività di ricerca finalizzata allo sviluppo di dispositivi a film sottile per l’elettronica superconduttiva e per il campione di tensione continua, di rivelatori superconduttivi per applicazioni astrofisiche e allo studio sperimentale dei fenomeni quantistici in strutture a bassa dimensionalità. È stato per diversi anni professore a contratto presso l’Università di Torino e associato presso l’INFN e l’INFM. È coautore di circa 150 pubblicazioni scientifiche internazionali.

Fabrizio RicciFabrizio Ricci. Nato a Roma nel 1949. È in pensione dal 2015 come dirigente di ricerca e ora è associato al CNR. L’attività di ricerca ha riguardato alcune tematiche d’Informatica medica e continua ad interessarsi di sanità elettronica relativamente agli aspetti legati alla gestione ed elaborazione delle informazioni nei loro vari aspetti (protocolli, cartelle cliniche, fascicolo sanitario elettronico, etc.) e dei processi socio-assistenziali. e quindi dell’analisi, progettazione, valutazione e diffusione dei relativi sistemi informativi-organizzativi. Autore di oltre 150 pubblicazioni internazionali peer-review. Si è occupato e continua ad interessarsi della diffusione dell’informazione e della cultura scientifica nel suo settore d’interesse anche attraverso pubblicazioni in italiano e la partecipazione a associazioni nazionali nel settore. Inoltre ha promosso la collaborazione tra CNR, PA e industria partendo dalle Alleanze Tecnologiche Italiane nell’ottica di creare un volano per favorire l’innovazione nel Paese. Recentemente ha collaborato alla costituzione di Sm@rtL@L, un laboratorio virtuale a cui aderiscono ricercatori CNR di vari istituti per promuovere attività di ricerca e innovazione con approccio Living Lab e in quest’ottica si occupa di alternanza scuola lavoro. È stato professore a contratto all’Università dell’Aquila e consigliere del MIUR per la telemedicina. È da sempre impegnato per il rispetto della partecipazione del personale di ricerca alla politica scientifica del CNR e a tal fine con alcuni ricercatori CNR ha definito una proposta di Consulta del personale di ricerca come strumento di rilancio del CNR in un’ottica di valorizzazione del mondo della ricerca e del suo ruolo nello sviluppo del Paese.