CdA CNR

Due pesi e due misure

Cari Colleghi,
grazie alle numerose segnalazioni che ho ricevuto, mi è stato possibile fare una valutazione sommaria del danno per la rete scientifica causato dall’assenza del CdA, data la mancata nomina dei suoi membri da parte della Ministra Giannini.
Ho pertanto comunicato al ministero, via posta elettronica certificata, il profilarsi di un danno erariale causato da tale condotta omissiva, stante l’obbligo di legge di rinnovare gli organismi entro il periodo di proroga degli stessi, proroga ormai ampiamente scaduta per tre dei quattro membri del vecchio CdA.

In quest’assenza dell’organismo decisionale del CNR si è poi inserito un processo di riorganizzazione della programmazione scientifica gestito dal DG senza rispettare i passaggi regolamentari, andando ampiamente oltre le prerogative del DG stesso e naturalmente escludendo il personale da qualsiasi discussione in merito.

Da ultimo si inserisce la paradossale vicenda dell’ipotesi di CCNI in applicazione dell’art. 54 del CCNL.
Senza necessità di entrare nel merito dell’accordo, stupisce il modus operandi del DG che dapprima è una delle parti che ha stipulato tale accordo e poi accoglie i rilievi tardivi del Ministero della Funzione Pubblica senza provare neanche ad entrare nel merito degli stessi, per difendere quanto proposto e firmato pochi mesi prima.

A questo punto, credo che andrebbe seriamente analizzata sotto un’altra luce la delibera del CdA del 15 settembre 2015. In quell’occasione, il CdA, depotenziato a causa della mia segnalazione dell’impossibilità di assumere decisioni che non fossero di ordinaria amministrazione o urgenti e indifferibili, decise di attribuire al DG un’indennità di risultato pari a 42.400,50 euro. Possibile che nello stesso CdA in cui non venivano effettuate numerose variazioni di bilancio che rischiano a questo punto di causare un reale danno erariale all’Ente veniva invece riconosciuta “l’indifferibilità e l’urgenza di approvare la proposta di valutazione annuale per poter provvedere al completamento della retribuzione spettante per il 2014 “, come recita la delibera 153/2015 del CdA del 15 settembre 2015?

Alla luce degli avvenimenti successivi, appare lampante l’applicazione di due pesi e due misure, dove a pagare le spese di errori altrui sono solo la rete scientifica e il personale cui vengono ritardate le previsioni contrattuali, quelle legate all’art. 54, come pure la vicenda dei concorsi in applicazione dell’art. 15 del CCNL, i cui dirigenti hanno tutti ottenuto una valutazione estremamente lusinghiera.

Un cordiale saluto
Vito Mocella


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Cnr Cda Indennita Dg 2014 1.1M

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