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Tecnico o Amministrativo? Questo è il dilemma

Gentile Vito Mocella,

siamo un gruppo di tuoi Colleghi Collaboratori Tecnici del CNR e ci siamo uniti per denunciare il nostro disagio e metterti a conoscenza della situazione anomala che si sta verificando da molti anni nei passaggi di profilo tra Collaboratori di amministrazione (CAMM) e Collaboratori Tecnici (CTER) e conseguenti passaggi di livello.

Attualmente per i Collaboratori di Amministrazione i livelli di riferimento sono VII–V e per poter partecipare al concorso per passaggio di livello si devono maturare 3 anni di anzianità nel livello precedente. Per i Collaboratori Tecnici, invece, i livelli vanno dal VI al IV e per il passaggio di livello si devono maturare 4 anni di anzianità nel livello precedente. CAMM e CTER sono quindi profili separati e con diverse modalità di carriera.

Il naturale percorso per raggiungimento del IV livello Amministrativo sarebbe il passaggio a Funzionario di Amministrazione, che però richiede la laurea. Esiste la possibilità di cambiare profilo secondo le modalità dell’Art.52, Mobilità di profilo a pari livello, che recita

A domanda dell’interessato gli enti possono disporre l’assegnazione a profilo diverso, a parità di livello, dell’interessato stesso — sempre che sia in possesso del titolo di studio e degli altri requisiti richiesti per l’ assegnazione al nuovo profilo — qualora risulti, esclusivamente in base ad atti di ufficio di data certa, che abbia di fatto esercitato per non meno di un quinquennio attività che coincidano del tutto o in prevalenza con i contenuti professionali propri del profilo di destinazione ovvero che abbia acquisito la relativa professionalità attraverso appositi corsi di formazione certificati circa i percorsi formativi seguiti ed i contenuti di professionalità raggiunti.

Capita spesso che gli amministrativi giunti al livello apicale, cioè il V livello, compiano il passaggio di profilo da CAMM a CTER al solo fine di poter acquisire un livello retributivo in più, partecipando al concorso per il IV livello CTER.

Vogliamo precisare che i colleghi a cui ci riferiamo fanno spesso parte degli organici degli uffici amministrativi e non cambiano tipologia di lavoro né prima né dopo il passaggio di profilo, tranne normali cambiamenti di mansioni che restano però nella sfera amministrativa. E’ quindi una evidente forzatura, un artificio escogitato e messo in pratica esclusivamente sfruttando una carenza nella definizione degli inquadramenti del personale dell’Ente.

Nel penultimo concorso ex art. 54 del gennaio 2011, Bando 364.110, per complessivi 545 posti per la progressione nel profilo di inquadramento (92 posti per progressione dal V al IV livello nel profilo di CTER), risultarono vincitori dei colleghi che furono ammessi alla selezione pur avendo un solo giorno di anzianità nel profilo tecnico (acquisito appunto tramite mobilità ex art. 52), nonostante il bando all’Art. 2, comma 1, specificasse esplicitamente che

Sono ammessi alla procedura selettiva i dipendenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato che alla data del 1° gennaio 2010 abbiano maturato un’anzianità nel livello immediatamente inferiore dello stesso profilo di appartenenza, di almeno 4 anni per i profili tecnici e di almeno 3 anni per i profili amministrativi, ai sensi dell’art.4 comma 1 del CCNL sottoscritto in data 13 maggio 2009.

Riguardo a queste anomalie sono pendenti due giudizi, dinanzi ai tribunali di Messina e di Roma. I ricorrenti chiedono l’annullamento del provvedimento del CNR prot. N. 0027317 del 26/04/2012 di approvazione della graduatoria e la rivalutazione delle situazioni anomale.

A seguito dei numerosi ricorsi e in previsione del successivo concorso i sindacati invitarono i propri iscritti vincitori della precedente selezione a ripresentare la domanda con riserva. Si mossero inoltre per far sì che non vi fossero più ambiguità sui criteri di ammissione, chiedendo di introdurre specifica menzione della mobilità ex art. 52.

Gli stessi sindacati, ben consapevoli che questa clausola era fortemente penalizzante per tutti gli altri CTER che attendevano passaggio di livello da anni, e si sarebbero visti superati da frotte di “ex” Amministrativi con carriere decennali in amministrazione, decidono di usare il bastone e la carota, chiedendo di riservare dei punti a chi aveva partecipato al concorso precedente ed era risultato idoneo, tentando in questo modo di compensare la minore anzianità di servizio con la presenza in vecchie graduatorie.

Riguardo al calcolo dell’anzianità infatti, nei concorsi viene considerata l’anzianità di servizio totale, non solamente quella maturata nel profilo. Trattandosi di passaggi di livello interni al profilo, dovrebbe in realtà essere considerata l’anzianità maturata nel profilo. L’anzianità di servizio è un fattore fisiologico, non va necessariamente premiata, mentre la maggior permanenza nel livello all’interno del profilo va valutata come fattore di precedenza.

Il nuovo attesissimo bando successivo (n. 364.259) vide la luce solamente nel giugno 2017 per complessivi 535 posti (di cui 178 per Collaboratore Tecnico Enti di Ricerca IV livello, per 432 aventi diritto). In questo nuovo concorso, come da richiesta dei sindacati, per agevolare la carriera degli ex Amministrativi, sono stati appositamente modificati i requisiti di ammissione:

Sono ammessi alla procedura selettiva i dipendenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato alla data del 1° gennaio 2017 che abbiano maturato alla stessa data, presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche ovvero presso gli Enti accorpati al CNR, un’anzianità nel livello immediatamente inferiore dello stesso profilo di appartenenza di almeno quattro anni per i profili tecnici e di almeno tre anni per i profili amministrativi, ai sensi dell’art. 4, comma 1, del CCNL sottoscritto in data 13 maggio 2009. A tal fine, per i dipendenti che si sono avvalsi della procedura di mobilità di profilo ai sensi dell’art. 52 del CCNL 1998/2001 si terrà conto anche dell’anzianità maturata nel corrispondente livello del profilo precedentemente rivestito.

Per quanto riguarda la richiesta di maggiorazione di punti per le precedenti idoneità, ne risulta Art. 4, comma 2,

In conformità a quanto previsto nella sopra citata delibera n. 160/2016, nell’ambito della valutazione dei titoli di cui alla lettera c) del comma 1, le Commissioni attribuiranno un punteggio pari a punti 6 ai candidati che abbiano conseguito un’idoneità in procedure concorsuali bandite dall’Ente a far data dal 1° gennaio 2010.

Anche l’interpretazione di questa idoneità è stata fantasiosa, a causa della sua genericità, infatti nel passaggio da CTER V a IV sono stati assegnati 6 punti a qualunque idoneità, senza tener conto del tipo di selezione, che poteva essere per lo stesso profilo e stesso livello, ovvero altro profilo o addirittura livello inferiore di quello a cui si sta concorrendo. Ma pur avendoci “agevolato” da un lato con questi 6 punti per l’idoneità alla selezione precedente, dall’altro lato vengono appositamente modificati i criteri di valutazione dei titoli, valutando alla stessa stregua attività di alta specializzazione tecnica, tipiche del profilo professionale CTER (vedi Profili Professionali e Mansionario Enti Pubblici Di Ricerca), con attività prettamente amministrative e di segreteria proprie del profilo CAMM (si vedano ad esempio nel passaggio a V livello le voci C4.2 “Procedimento tecnico e/o amministrativo e/o funzione rilevante” e C 6.3 “Incarico istituzionale […] nonché di natura tecnica/amministrativa”).

Di fatto nell’attribuzione dei punteggi non si è tenuto conto in alcun modo che l’attività del candidato fosse inerente al passaggio di livello oggetto del bando, ovvero fosse palesemente un’attività del profilo professionale Amministrativo. Il risultato è che anche in questo concorso molti di noi sono fuori dalle posizioni utili, superati nella graduatoria da colleghi solo formalmente CTER ma di fatto Amministrativi, che hanno maturato molto punteggio per effetto di corsi di aggiornamento su procedure amministrative (0,3 punti), o partecipazione a commissioni di concorso anche quale segretario (0,2 punti), o responsabilità di uffici o servizi (0,5 punti) che nulla attengono all’attività di alto profilo tecnico da valutare nel concorso in oggetto. Potremmo portare centinaia di casi di attribuzione di punteggi per attività relative alla Contabilità o ai Piani di Gestione.

Attribuire lo stesso punteggio (0,2 punti) alla partecipazione ad una campagna di misura che richiede mesi di preparazione o all’attività di segreteria è una clamorosa forzatura. Una pubblicazione o un brevetto (0,4 punti) equivalgono ad essere stato due volte segretario di commissione di concorso. Sono attività che richiedono professionalità diverse, e questo è un bando in cui dovrebbe essere premiato chi ha una alta professionalità di tipo TECNICO, una professionalità difficilmente sostituibile che si forma con anni di esperienza, che si acquisisce spesso in condizioni fortemente disagiate come in Antartide, o in nave, o in laboratori o siti remoti, e che spesso non è riconosciuta con attestazione protocollata, ma non per questo non rilevante.

Nel contratto di lavoro si parla di “completa conoscenza delle tecniche del funzionamento e delle modalità di uso di macchine, strumenti e/o impianti e/o elaborazione di dati complessi; comporta la capacità di valutazione per la scelta di elementi e l’esame dell’attendibilità dei risultati. In campo informatico provvede alla realizzazione tecnica di procedure ed archivi e cura la gestione operativa dei sistemi e delle reti. Esegue lavori tecnici che richiedono un approccio di tipo teorico per applicare tecniche, procedure e metodi di lavori di tipo specialistico.

Il lavoro di noi CTER si svolge in laboratorio, in campo, in un centro elaborazione dati, ecc. Affianchiamo l’attività dei ricercatori e insieme portiamo avanti la mission dell’Ente, ricevendo spesso solo dei ringraziamenti non protocollati.

Questo modo di gestire le carriere del personale Tecnico e Amministrativo ha penalizzato e penalizzerà sempre chi svolge un’attività per cui era nato il profilo di “Collaboratore Tecnico dell’Ente di Ricerca”.

Chi di noi sperava che il problema si risolvesse con un ricorso dinanzi al Giudice del Lavoro, e che con il nuovo concorso queste cose non sarebbero più accadute è rimasto deluso e amareggiato dal dover constatare che non solo nulla è cambiato, ma il nostro Ente sta perdendo sempre più la sue peculiarità di Ricerca, si va verso l’istituzionalizzazione della figura unica per CTER e CAMM, come il personale ATA nelle scuole.

A ulteriore riprova di tutto ciò, basta leggere l’email della Segreteria DG del 16 Febbraio 2018 con oggetto: “Richiesta di personale”:

Si trasmettono, in allegato, le note relative a richieste di personale presso le seguenti strutture CNR:
– Istituto di Geoscienze e Georisorse – Firenze – profilo Collaboratore amministrazione o CTER – prot. n. 12197
– Istituto di Geoscienze e Georisorse – Firenze – profilo Collaboratore amministrazione o CTER – prot. n. 12198

Per il CNR è indifferente che sia un Collaboratore di Amministrazione o un CTER? I requisiti richiesti sembrano specifici per una figura Amministrativa, ma la situazione all’interno dell’Ente è compromessa a tal punto che non vi è più alcune distinzione tra le due.

Se non si interverrà per mettere ordine, a cominciare dalla definizione precisa dei ruoli e delle mansioni diverse dei due profili, questa anomalia si ripresenterà in tutti i prossimi concorsi, e ci saranno sempre più ricorsi a danno dell’Ente.

I CTER devono “avere specializzazioni attinenti alla professionalità richiesta e svolgere attività tecniche specializzate” (vedi mansionario sopra citato). Pertanto CHIEDIAMO

  1. Che nei passaggi di livello per i profili CTER vengano valutate le attività tecniche inerenti al profilo, e non quelle dei ruoli amministrativi;

  2. Che il punteggio assegnato per l’anzianità di servizio nei passaggi di livello interni al profilo sia calcolato principalmente in base al tempo di permanenza nel profilo stesso, e non un mero computo di tutta l’anzianità lavorativa;

  3. Che le carriere dei due profili tornino ad essere separate, e a tal scopo dovrebbe essere previsto un livello retributivo corrispondente al IV livello CTER anche per gli amministrativi non laureati, in modo da valorizzare anche la loro attività che è ugualmente preziosa per l’Ente, ma, ripetiamo, con selezioni separate e criteri di valutazione adeguati.

Auspichiamo anche che da qui possano arrivare altre proposte e che si apra una discussione costruttiva per migliorare la modalità di carriera del personale T&A.

Tutti noi ti chiediamo per favore di presentare questa nostra istanza al CDA del CNR, il nostro Ente di Ricerca di cui siamo orgogliosi di essere collaboratori TECNICI.

FIRMATARI 35 colleghi degli Istituti:

  • IAMC Mazara del Vallo
  • IBBR Portici
  • IBF Palermo
  • IBIMET Bologna
  • IEOS Napoli
  • IM Napoli
  • IMM Bologna
  • IPCB Portici
  • IPSP Portici
  • IRC Napoli
  • IRGB Cagliari-Sassari
  • ISA Avellino
  • ISAC Bologna
  • ISOF Bologna
  • ISPA Sassari
  • ISSM Napoli

6 thoughts on “Tecnico o Amministrativo? Questo è il dilemma

  1. Sottoscrivo la richiesta in attesa della risposta del rappresentante del personale in seno al CDA.
    IMM Lecce

  2. Pienamente d’accordo con quanto detto sopra. Sottoscrivo e inoltro ada altri colleghi.
    Nicola Bennato – ICMATE Lecco

  3. Purtroppo è tutto vero, speriamo che dall’alto prendano sul serio la situazione. In questo momento il CNR ha sicuramente tanti problemi da risolvere, ma non per questo noi CTER dobbiamo essere vittime………….

  4. Siamo un gruppo di tecnici dell’IMM (Sede di Catania) e abbiamo letto con attenzione le riflessioni da te riportate in merito ai passaggi di profilo tra Collaboratori di Amministrazione (CAMM) e Collaboratori Tecnici (CTER) e conseguenti passaggi di livello. Riflessioni che condividiamo in toto. La situazione attuale, infatti, rendendo possibile i passaggi orizzontali a colleghi provenienti da altri profili, talvolta anche con dubbie competenze tecniche maturate nel profilo di appartenenza (CAMM), sta producendo la sistematica e imprevista (!?) saturazione dei posti messi a bando per i profili CTER, con il rischio (ma forse sarebbe più giusto parlare di certezza visto l’esito degli ultimi bandi art. 54) di esclusione per chi invece è stato assunto in quel profilo sostenendo uno specifico esame “da tecnico” e maturando, in quel profilo, anzianità di servizio ed esperienza professionale.
    Alcuni di noi sono stati assunti nel 2008 (quali CTER VI) e al 2018 non hanno ancora avuto la possibilità di usufruire di una posizione di livello superiore perché superati in graduatoria da CAMM che hanno così pensato di aggirare l’ostacolo del livello apicale loro consentito (V). Fermo restando la legittima aspirazione dei colleghi amministrativi di ottenere il passaggio orizzontale al profilo CTER, quando ne sussistano i requisiti previsti dal CCNL, per noi non è accettabile che questo passaggio avvenga assimilando l’attività amministrativa con l’attività tecnica. Senza voler sminuire la professionalità di nessuno, si tratta, semplicemente, di attività intrinsecamente diverse e per le quali si sono superate selezioni concorsuali specifiche su argomenti specifici.
    Questa “soluzione” produce inevitabili malumori tra i tecnici che si vedono sistematicamente superare in graduatoria da altri colleghi che nulla hanno da spartire con il ruolo di tecnico. Occuparsi del programma della rilevazione delle presenze, così come utilizzare un software per la gestione delle buste paga o organizzare congressi, sono attività che in nessun caso possono essere considerate attività tecniche!
    Si aggiunga che la vicinanza “fisica” delle amministrazioni con le direzioni (di Istituto, Dipartimentali, Centrali, etc…) inevitabilmente conduce a una maggiore produzione di attestazioni valutabili ai fini dell’avanzamento di livello. I tecnici invece stanno nei laboratori…
    Questa situazione, prima solo immaginata, è diventata manifesta a seguito dell’accessibilità agli atti consentita, solo di recente, per tutti i partecipanti ai concorsi. Basta aprire a caso alcuni curriculum per rendersene conto. Noi crediamo ancora che la parola “tecnico” sia un termine ove far confluire specifici livelli di competenza piuttosto che, seppur legittime, aspirazioni economiche.
    Ti preghiamo pertanto di tenerci in considerazione per eventuali iniziative volte a tutelare la nostra situazione. Noi dal canto nostro faremo altrettanto.

    FIRMATARI

    Salvatore Di Franco IMM
    Domenico Corso IMM
    Alfio Nastasi IMM
    Aldo Spada IMM
    Nicolò Parasole IMM
    Antonio Marino IMM
    Markus Italia IMM
    Salvatore Pannitteri IMM
    Francesco Di Grazia IMM
    Corrado Bongiorno IMM

  5. Sono assegnato alla Sede Centrale del Cnr e pur non essendo uno CTER ma OP Tecnico di VI livello, sono daccordo con quanto segnalato.
    Questi passaggi di Amministrativi a Tecnici hanno penalizzato anche me.

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