Cari colleghi, di seguito trovate la sintesi del CdA dello scorso 5 febbraio il cui OdG è qui disponibile.
Al punto 1 è stata effettuata l’audizione per la selezione del Direttore del Dipartimento Scienze Fisiche e Tecnologie della Materia. Erano ammessi alla selezioni i candidati : Andrea Di Cicco; Marco Fanciulli ; Rosario Corrado Spinella.
A valle dell’audizione, in cui i candidati hanno illustrato le proprie linee strategiche, il CdA ha nominato vincitore della selezione Rosario Corrado Spinella.
Al punto 2 è stata effettuata l’audizione per la selezione dell’ Istituto per lo Studio dei Materiali Nanostrutturati (ISMN). Gli ammessi alla selezione erano: Michele Muccini; Sabrina Conoci; Giampiero Ruani. A valle dell’audizione in cui i candidati hanno illustrato le proprie linee strategiche il CdA ha nominato vincitore della selezione Michele Muccini.
Al punto 3 è stata effettuata l’audizione per la selezione dell’Istituto per la Tecnologia delle Membrane (ITM). I candidati selezionati dalla commissione esaminatrice erano: Giuseppe Barbieri; Loredana De Bartolo; Alberto Figoli. A valle dell’audizione in cui i candidati hanno illustrato le proprie linee strategiche il CdA ha nominato vincitore della selezione Alberto Figoli.
Al punto 4 è stata effettuata l’audizione per la selezione dell’Istituto per l’endocrinologia e l’oncologia sperimentale “Gaetano Salvatore” (IEOS). I candidati selezionati dalla commissione esaminatrice erano: Mario De Felice e Giuseppe Matarese. Al termine dell’audizion in cui i candidati hanno illustrato le proprie linee strategiche il CdA ha nominato : Mario De Felice.
Al punto 4.1 è stata nominata la commissione esaminatrice per la selezione del Direttore dell’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale (ISPC) , che è così composta:
Presidente
Prof. Louis Godart
Componenti
Prof. Annibale Mottana
Prof.ssa Federica Toniolo
Prof. Massimo Osanna
Prof.ssa Maristella Agosti
Al punto 7 sono state approvate le consuete variazioni al preventivo finanziario decisionale per l’esercizio 2019 proposte dai centri di responsabilità dell’ente.
Al punto 8 è stata approvata la costituzione dell’Unità di Ricerca presso Terzi dei dipartimenti di Scienze Umane, Patrimonio Culturale (DSU), Scienze Fisiche e Tecnologie della Materia (DSFTM), Scienze Chimche e Tecnologia dei Materiali (DSCTM) che rappresenta un’innovativa proposta che affiancando scienze naturali ed umanistiche sarà caratterizzata da un elevato livello di interdisciplinarietà che spazia dalla Quantum Physics alla diagnostica del patrimonio culturale, dal rilievo, alla geofisica, alle potenzialità delle analisi numeriche, alla costruzione di database GIS e Heritage Building Information Modeling del territorio, al Virtual Heritage.
Avendo constatato che solo una piccola frazione delle URT autorizzate chiede il rinnovo a valle della durta di 3 anni che, ai sensi del Regolamento vigente, è la durata massima delle URT, ho chiesto un monitoraggio delle stesse anche per evitare la presenza di luoghi di lavoro che non sono correttamente incardinati nell’Ente.
Al punto 9.1 sono stati approvati gli obiettivi annuali del DG. Alla proposta inziale sono stati integrati gli obiettivi di riduzione delle spese di locazione ed il conseguimento degli obiettivi di smart working (il cui inserimento è obbligatorio, cf. la Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri 1° giugno 2017, n. 3 : “L’adozione delle misure organizzative e il raggiungimento degli obiettivi descritti costituiscono oggetto di valutazione nell’ambito dei percorsi di misurazione della performance organizzativa e individuale all’interno delle amministrazioni pubbliche.” ) e che, come noto, sono al momento assenti nel CNR.
Al punto 9.2 è stato approvato il disciplinare recante criteri e modalità per il conferimento degli incarichi dirigenziali e di responsabilità delle strutture non dirigenziali.
Al punto 9.3 è stata concessa l’autorizzazione assunzioni di personale con contratti di lavoro a tempo determinato con oneri a carico di finanziamenti esterni tramite procedura selettiva.
Si tratta di 1 posto per l’IGB per 1 anno a tempo parziale 70%, e 2 Tecnologi a tempo pieno per 7 mesi al Dipartimento Scienze Bio-Agroalimentari.
A tale proposito ho evidenziato come le restrizioni introdotte nelle more del processo di stabilizzazione per evitare di il riproporsi di situazioni di precariato diffuso, dovrebbero ora essere riformulate per consentire di svolgere le attività di ricerca che richiedono la stipula di contratti a tempo determinato. Questi ultmi vanno contenuti in una misura fisiologica ma al momento, invece, il reclutamento a tempo determinato si è quasi del tutto arrestato, come è evidente dai numeri ormai molto limitati e talvolta per periodi relativamente corti e con percentuali di part-time che evidenziano le difficoltà delle procedure attuali.
Il presidente ha concordato chiedendo di valutare la cosa in un prossimo CdA.
Al punto 10 è stato approvato il documento “Ciclo integrato della Performance, Anti corruzione e Trasparenza 2019-2021 del CNR” .
A tal proposito ho rilevato che alcune procedure, create con lo scopo di migliorare la trasparenza, come il “Processo per la gestione informatizzata degli Incarichi extraistituzionali”, si sono in realtà trasformate in strumenti di ostacolo allo sviluppo professionale dei dipendenti assimilando procedure di comunicazione a quelle di autorizzazione in un unico flusso informativo.
L’amministrazione si è impegnata a risolvere il problema.
Al **punto 11 ** è stata approvata la proposta di Revisione del Regolamento per la costituzione e la partecipazione del CNR alle imprese Spin-off. Ho effettuato una serie di osservazioni a questa nuova proposta di regolamento: la principale di esse è che a mio avviso era necessario imporre vincoli finanziari alla partecipazione CNR ed agli affidamenti agli spin off.
Il precedente regolamento infatti prevedeva, al comma 3, che “Qualora il CNR intenda affidare alle proprie imprese spin-off commesse di ricerca e sviluppo o di altri servizi, dette imprese spin-off non potranno ricevere contratti dal CNR di valore eccedente il 20% del fatturato annuale, nei primi due anni successivi alla costituzione, e del 10% negli anni successivi, fin tanto che il CNR permanga nel capitale delle imprese”. L’eliminazione di tale norma, senza prevederne una analoga nei patti parasociali con le società spin-off, mi appare fortemente inopportuna.
L’eliminazione, inoltre, di un limite di durata degli spin-off fissato in precedenza in 3 anni -prorogabili al massimo a 5 anni- mi appare particolarmente pericolosa, anche alla luce di recenti casi di spin-off protrattisi per ben 14 anni dalla fondazione (cf. CdA del 18 dicembre 2018, punto 10.1).
L’eliminazione dei vincoli sull’affido da parte del CNR alle proprie imprese e del limite massimo di durata appaiono in contrasto con la normativa riguardante gli aiuti indiretti di stato.
Per questi motivi ho espresso il mio voto contrario a tali modifiche.
Al punto 12 è stata rinviata la proposta di intervento per la nuova sede secondaria del CNR –IRBIM di Ancona (Palazzina ex Fincantieri).
Al punto 13.1 sono state approvate alcune modifiche allo statuto del consorzio GARR.
Il punto 13.2 sul JPI Healthy and Productive Sea and Ocean è stato rinviato.
Il punto 13.3 sulla VENICE INTERNATIONAL UNIVERSITY è stato approvato limitatamente al pagamento delle quote associative degli anni pregressi.
Il punto 13.4 sull’agreement tra cnr e the Institut Max von Laue – Paul Langevin (ILL) è stato rinviato. A tal proposito ho invitato ad esplorare l’ipotesi che sia direttamente il MIUR a gestire tale accordo internazionale.
E’ stato approvato il punto 14, che prevedeva l’ adesione agli organismi scientifici internazionali non governativi con nomina dei rispettivi rappresentanti titolari e supplenti e recesso da uno di essi. A tal proposito ho rilevato l’inopportunità di nominare, nei nuovi organismi per cui si chiedeva l’adesione, personale in quiescenza o a tempo determinato.
VI informo inoltre che il è stato emanato il nuovo Regolamento di Organizzazione e Funzionmento che entrerà in vigore dal prossimo 1 marzo 2019.
Caro Vito,
nello Statuto si legge che gli istituti: “predispongono un piano di sviluppo delle competenze e della strumentazione in linea con lo stato dell’arte nella ricerca e con le indicazioni del documento di visione strategica”
e nel nuovo ROF si legge che il Consiglio di istituto:
…..
d) approva le proposte dell’istituto al dipartimento per lo sviluppo delle competenze e della strumentazione ai sensi dell’articolo 14 comma 3 lettera g) dello statuto;
Si tratta di un nuovo documento, diverso dai documenti di programmazione? Potresti darci qualche informazione sul contesto di questo piano di sviluppo e con quale frequenza venga redatto?
Grazie e un caro saluto, Stella
Non ho capito perché dici che si tratta di un nuovo documento Gli istituti ai sensi dell’art 14 comma 3 lettera g) “predispongono un piano di sviluppo delle competenze e della strumentazione in linea con lo stato dell’arte nella ricerca e con le indicazioni del documento di visione strategica”. Il ROF ha precisato che tale documento gli istituti lo presentano previa approvazione da parte del CdI mentre prima il CdI esprimeva semplicemente un parere consultivo e il documento era di responsabilità del solo direttore, sentito il CdI. Ci sono alcuni altri miglioramenti in tal senso introdotti nel ROF, cui avevo attivamente partecipato prima di dissociarmi per la piega che andava prendendo la versione definitiva. In ogni caso questo è uno dei miglioramenti introdotti
Grazie mille della risposta. E’ vero, ho visto che c’era anche nel precedente rof, anche li’ elencato fra le funzioni del CdI. Ora si nota di piu’ pero’ perche’ la frase appunto inizia con “approva” invece che “esprime un parere” e quindi questa funzione fa parte di quelle novita’ migliorative del ruolo del CdI, come dici tu. Mi resta il dubbio sul tipo di documento di cui si tratta: e’ il contributo al piano triennale? Oppure e’ la parte dell’autovalutazione in cui si parla di proposte organizzative (non credo)? Si fa annualmente? Grazie ancora.