CNR

Shoah: non è solo una doverosa materia di memoria e di storia ma anche di scienza

Oggi è il giorno della memoria, della Shoah, dello sterminio di milioni di individui umani perpetrato anche con il colpevole contributo di una Scienza asservita al potere totalitario che, con la stesura delle leggi razziali, ne ha assecondato i propositi deliranti e giustificato l’azione violenta e omicida.

Il testo del manifesto della razza del 1938 suonava già allora aberrante e manipolato nelle sue tante affermazioni categoriche e ideologiche che esaltavano il mito di una grande razza Italiana integrata a un gruppo immaginario di inesistenti razze ariane.

Sono passati più di ottant’anni e il razzismo è ancora ignominiosamente vivo in molte parti del mondo eppure la Scienza — semmai vi fosse una qualunque ragione di discriminare gli uomini per il colore della pelle, la forma del naso o l’ampiezza del girovita — ha stabilito che le razze umane non esistono se per razze si intendono popolazioni di uomini contraddistinte da profonde differenze biologiche o da differenze genetiche egualmente significative. L’analisi dei genomi condotta attraverso centinaia di milioni di confronti di sequenze operati tra decine di diverse popolazioni analizzate per le 650.000 varianti nucleotidiche presenti negli individui umani non ci ha consegnato un solo gruppo di associazione significativa.

Questo vuol dire che se i razzisti di oggi dovessero provare la loro teoria con test molecolari simili a quelli che si applicano alla ricerca del SARS-COV2 non saprebbero da dove partire e cosa andare a cercare. L’ignoranza, il razzismo e la sua falsa propaganda si sconfiggono con l’educazione e l’informazione scientifica ed è per questo che il maggiore Ente di ricerca del Paese, che tra l’altro annovera al suo interno studiosi di genetica, di bioinformatica, di medicina, di storia e di filosofia non può stare zitto nel giorno della Shoah.

Il CNR non può non intervenire pubblicamente con un suo chiaro e autorevole pronunciamento contro le credenze razziste, chiedendo che tale informazione venga divulgata al Paese intero. Ne ha le capacità e il dovere di farlo e facendolo, verrebbe meglio conosciuto e rispettato. È tempo che il CNR agisca da protagonista della scena pubblica, tanto più ora che la Scienza è entrata quotidianamente nella vita delle persone della nostra Repubblica.

Ci sono date nella storia di una Nazione che non possono essere ignorate dalle sue Istituzioni scientifiche e che hanno a che fare con la libertà del pensiero, il libero esercizio delle attività di ricerca e l’affrancamento della Scienza da qualsiasi imposizione ideologica.

La Scienza e la Conoscenza non conoscono confini. Tutti gli uomini sono fatti di atomi.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.