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Progetti @CNR : Il mistero del PTA scomparso. Ovvero, perché la trasparenza è vista come un problema?

Preliminarmente occorre ricordare la genesi del finanziamento di questi progetti.

Il sito istituzionale dichiara freddamente che:

L’Avviso per i Progetti di Ricerca @CNR viene finanziato mediante una parte delle risorse conferite, quali co-finanziamento obbligatorio, da parte dei beneficiari dei progetti di potenziamento infrastrutturale del Programma Biennale degli Interventi di investimento infrastrutturale del CNR

Ricordiamolo per chi lo avesse dimenticato: il cofinanziamento obbligatorio di progetti di potenziamento infrastrutturale, che non prevedono alcun cofinanziamento, è stato imposto agli istituti (potenzialmente) beneficiari a seguito di qualche problema di bilancio legato al fatto che la prima tranche di potenziamento infrastrutturale del Programma Biennale era finita a copertura delle spese correnti, causando non poche difficoltà di rendicontazione  al MIUR/MUR  (si veda l’articolo dell’11 maggio 2020 che  aveva ricostruito i fatti).

Ma quali sono le tematiche oggetto del bando finanziato con i soldi “chiesti in prestito” con le modalità di cui sopra? Si tratta di cinque ambiti scientifici individuati nelle Linee Guida per il Piano Triennale (PTA) del CNR 2020-2022 intitolate “La Ricerca per la Ricostruzione”. Singolare la dizione presente nella delibera ” visti i pareri espressi dai componenti del Consiglio scientifico del CNR”, il CS cioè non si è espresso collegialmente (d’altra parte ho denunciato da tempo che esso agisce in clandestinità da oltre 4 anni) ma si sono espressi i componenti a titolo individuale…

La prima domanda che sorge spontanea è perché le tematiche si riferiscono  alle Linee Guida del Piano Triennale e non nel Piano Triennale vero e proprio? Le linee guida, come dice la parola stessa, devono guidare il processo che culmina con la formulazione del piano Triennale che, ai sensi del ROF, giunge al termine di un processo che  dovrebbe coinvolgere tutta la rete scientifica.

La spiegazione è semplice: il CNR nel 2020 non ha emanato un Piano Triennale di Attività 2020-2022!

In teoria l’aggiornamento annuale del PTA è un obbligo di legge, esplicitamente previsto dall’art. 7 del Dlgs 218/2016. Con esso gli Enti determinano la consistenza e le variazioni dell’organico e del piano di fabbisogno del personale… Certo cosa volete che sia per il personale aver saltato un anno di programmazione, a fronte delle pompose linee guida della Ricerca per la ricostruzione! Infatti in extremis il 29 dicembre 2020 il CdA ha approvato l’aggiornamento del piano di fabbisogno, con un’impaginazione raffazzonata che mostra la fretta con cui il provvedimento è stato redatto e la cui validità è assai dubbia perché il Dlgs 218/2016 prevede che il piano di fabbisogno sia parte integrante del PTA ma non lo prevede come documento a se stante. Con questa incredibile “dimenticanza” l’amministrazione del CNR ha inteso  quindi certificare che il resto del PTA è un insieme di inutili chiacchiere  e che l’unica cosa che davvero interessa è la parte che riguarda il fabbisogno di personale?  In tal caso sarebbero inutili chiacchiere anche le linee guida della ricostruzione che, non essendo poi confluite in un Piano Triennale, hanno cessato ogni effetto rendendo le tematiche dei progetti@CNR prive di valore poiché le linee guida hanno esclusivamente il compito di guidare la redazione del PTA, cosa che poi non è avvenuta.

 

Da un punto di vista più ampio, alcuni di noi hanno a lungo denunciato che, nel 2020, il presidente e il CdA scaduti e poi prorogati hanno letteralmente abbandonato il CNR al proprio destino, escludendo l’Ente dalle principali attività legate all’emergenza COVID (salvo qualche convenzione con il Campus Biomedico, qualche milione prelevato dai fondi di riserva per finanziare l’avventura del vaccino di Reithera, qualche progetto @CNR ecc.. ).

E se vi chiedete:  “come è possibile ?”   vuol dire che siete ancorati ancora ai vecchi schemi in cui ci sono delle regole e queste vanno necessariamente rispettate. Roba vecchia, e allora, dove mettiamo la creatività che è alla base delle rivoluzioni scientifiche?

Veniamo agli ultimi giorni, viene resa nota la prima fase di valutazione della Ricerca per la ricostruzione.

In teoria da oltre 30 anni è in vigore la legge che regola l’accesso ai documenti amministrativi (Legge 7 agosto 1990 n, 241 e s.m.i.) come ad esempio i verbali con le valutazioni delle commissioni della Ricerca per la Ricostruzione. I proponenti esclusi dalla prima fase avrebbero (in teoria) il diritto di conoscere la propria e altrui valutazione. Roba vecchia e obsoleta e se è possibile non aggiornare il PTA (tanto ci sono le linee guida della ricerca della ricostruzione) perché mai occuparsi del diritto alla trasparenza ?

D’altra parte abbiamo di recente visto che non tutti i pagamenti sono pubblicati sul sito istituzionale (anche lì c’è una legge … ma certo queste leggi mettono troppi ostacoli alla fantasia della ricerca …. )

La ricerca della ricostruzione richiede ben altro, e quindi, in rapida successione l’amministrazione propone di veicolare le richieste di accesso attraverso i direttori (cui la legge e il disciplinare del CNR non assegnano questo compito) poi cambia idea e decide di pubblicare degli estratti dei verbali redatti da ciascun Panel di valutazione che, in pratica, sono delle tabelline con l’ID rilasciato al momento della sottomissione dal titolo/acronimo del progetto, ma senza l’indicazione del PI.

La tabellina pare derivi dal fatto che i Panel hanno ritenuto opportuno non rilasciare giudizi estesi, ma punteggi, sulla base di una griglia di parametri attraverso i quali condurre la valutazione dei progetti.

Perché non procedere alla pubblicazione integrale dei verbali dei panel (inclusi i nomi dei PI) ? E’ da tempo che le Università (notoriamente un covo di pericolosi rivoluzionari)  pubblicano integralmente i verbali dei concorsi e i CV dei candidati.

Chiaramente chi ha presentato un progetto @CNR può senz’altro effettuare una richiesta di accesso integrale ai verbali del proprio panel utilizzando i moduli presenti sul sito istituzionale del CNR.

Ma perché mai farlo, se questo è un ostacolo alla marcia trionfale della ricerca della Ricostruzione (perduta), non basta la tabellina? Se qualcuno decide di farlo questo sito è a disposizione per ospitare un’analisi approfondita delle valutazioni.

Certo, però, basta con questa trasparenza …

2 thoughts on “Progetti @CNR : Il mistero del PTA scomparso. Ovvero, perché la trasparenza è vista come un problema?

  1. Ci sarebbe una regola molto semplice: tutto ciò che riguarda la P.A. dovrebbe essere disponibile e trasparente per default tranne i casi di segreto di stato e segreto militare

    1. Se vogliamo elencare tutto quello che si dovrebbe fare (tralasciando per ora la mancata pubblicazione di alcuni pagamenti sulle pagine di amministrazione trasparente) l’elenco non sarebbe molto breve, partiamo da
      Art. 3 l. 241/90 (Motivazione del provvedimento) )
      1. Ogni provvedimento amministrativo, compresi quelli concernenti l’organizzazione amministrativa, lo svolgimento dei pubblici concorsi ed il personale, deve essere motivato, salvo che nelle ipotesi
      previste dal comma 2. La motivazione deve indicare i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che hanno determinato la decisione dell’amministrazione, in relazione alle risultanze dell’istruttoria.

      Secondo voi la tabellina rispetta l’obbligo di motivazione ?

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