Le spese di Area non devono essere pagate dai fondi di ricerca

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  • Questo topic ha 6 risposte, 5 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 5 anni, 10 mesi fa da Paolo Politi.
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    • #2624
      nicola.luchi@cnr.it
      Partecipante

        «Molte Aree di Ricerca del CNR versano in situazione di criticità finanziaria non essendo in grado di far fronte alle quote del bilancio che la Sede centrale lascia a carico delle stesse.
        In assenza di interventi strutturali è ipotizzabile che alcune Aree possano essere costrette a delle chiusure o che, peggio, si pensi a una balcanizzazione del CNR in cui si assiste ad una suddivisione tra Istituti che possono continuare a pagare (ma fino a quando?) e altri che vengono chiusi o scorporati a formare una sorta di “bad bank”.»

        Inizia così un appello che proponiamo a tutto il personale CNR.
        Per le adesioni, sia singole che collettive, scrivete all’indirizzo: appellocnr@gmail.com.

      • #2648
        maria.ciaramella@ibbr.cnr.it
        Partecipante

          Grazie per l’iniziativa, oltremodo opportuna. Suggerisco a tutti di diffondere l’appello attraverso le liste interne.

        • #2670
          Vito Mocella
          Moderatore

            Caro Luca e cari tutti, io condivido appieno l’idea che il funzionamento ordinario delle strutture di ricerca debba essere a carico del bilancio dell’Ente e non di quello degli istituti. Ho chiesto di modificare in tal senso il ROF in discussione (anche se la discussione che mesi fa era frenetica sembra essersi improvvisamente rallentata per motivi a me sconosciuti), visto che in modo a dir poco sorprendente — e forse illegittimo — il ROF emanato nel 2015 all’art. 15 recita

            “I costi dell’area sono coperti: a) per quanto riguarda i servizi comuni essenziali, attraverso risorse del fondo ordinario e esterne provenienti dagli istituti che insistono nell’area

            .

          • #2671
            Paolo Politi
            Partecipante

              Ogni datore di lavoro deve farsi carico delle spese di funzionamento delle strutture che ospitano i propri dipendenti. Questa affermazione è talmente ovvia che pare sorprendente doverla ribadire. Eppure per il CNR nel 2018 è così, perché il nostro datore di lavoro la disattende. Da questo punto di vista è una questione anche sindacale e sarebbe necessario che fosse trattata anche a tale livello (e sia chiaro che su questi aspetti il proprio datore di lavoro è il Direttore Generale, non il Direttore del proprio Istituto).

              Detto questo, l’art.15 del ROF è a mio parere illegittimo non solo per quanto sopra, ma anche perché crea una illegittima distinzione tra lavoratori e Istituti, a seconda di dove questi ultimi hanno sede. E non sto parlando di sedi più o meno disagiate, ma di sedi per cui l’amministrazione centrale paga tutte le spese di funzionamento ed altre sedi per cui gli Istituti devono contribuire alle spese usando i propri fondi di ricerca trovati esternamente.

              La tassazione dei fondi esterni è questione distinta e separata da questa. Solo quando sarà riconosciuto il principio alla base dell’appello (<<L’amministrazione del CNR si deve fare carico delle spese di funzionamento di tutte le proprie strutture di ricerca>>) si potrebbe cominciare a discutere su entità e modalità di un overhead sui fondi esterni. Una discussione, questa, che non può altresì essere disgiunta da una valutazione di quali fondi l’amministrazione centrale mette a disposizione di Istituti e ricercatori.

            • #2683
              Gingus
              Partecipante

                Ho firmato l’appello,ma trovo che la frase
                “mentre gli Istituti contribuirebbero con una quota di overhead sulle proprie entrate”
                sia ambigua e pericolosa: chi stabilisce la “quota”? Gli istituti o la sede centrale? In proporzione a cosa?

              • #2706
                Paolo Politi
                Partecipante

                  Ogni ricercatore o almeno ogni gruppo di ricerca ha la sua opinione sulla tassazione delle entrate tramite progetti esterni o lavorazioni per conto terzi e in una situazione così disomogenea come il CNR, con personale che lavora nelle Aree (e ciascuna Area ha le proprie regole), personale che lavora in strutture che non fanno pagare spese condominiali e personale che lavora in strutture sulla base di apposite convenzioni, è ovvio che la propria opinione è spesso orientata dal solo criterio di non pagare di più se si pensa di pagare poco o di pagare meno se si pensa di pagare tanto.

                  Detto questo, bisogna prendere atto che un qualche tipo di tassazione dei progetti esterni esiste ovunque ed è generalmente una tassazione fatta dalla amministrazione centrale.

                  Non è certo scopo dell’appello né tantomeno intenzione nostra far partire una querelle sul tipo ed entità di questo overhead perché questa discussione può essere fatta solo dopo che la dirigenza del CNR riconoscerà, anche a livello di ROF, che tutte le spese di funzionamento delle proprie strutture di ricerca sono a carico dell’amministrazione centrale. E l’entità di un overhead non può prescindere dal tipo ed entità di risorse che una amministrazione fornisce attraverso un proprio fondo ordinario.

                • #2914
                  Paolo Politi
                  Partecipante

                    Informiamo tutti che una nostra lettera spedita al Venerdì di Repubblica è stata pubblicata lo scorso 4 maggio.

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